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Per tutte coloro che si sentono brutte

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Viviamo in un mondo che ci ha insegnato a misurarci. Non a conoscerci, non a comprenderci, ma a misurarci.

Fin da bambine abbiamo assorbito l’idea che la bellezza non fosse solo un dettaglio estetico, ma una forma di valore. Una condizione di partenza. Una carta d’ingresso. Un lasciapassare emotivo e sociale.

Ci hanno insegnato a guardare le altre prima di guardarci. A confrontarci. A competere. A temere lo sguardo degli altri più del nostro stesso giudizio.

E così cresciamo in un sistema invisibile dove la bellezza diventa un indicatore di merito, dove un complimento vale più di una conquista, dove l’approvazione esterna pesa più di quella interna. E quando questo accade, lo specchio diventa un tribunale: una sentenza quotidiana sulla nostra dignità.

Lo sappiamo tutte, anche se non lo diciamo mai davvero: la bellezza è un vantaggio. Apre porte, crea curiosità, attira ascolto. E questa consapevolezza, invece di liberarci, spesso ci intrappola.

Ci fa vivere con l’ansia di non essere abbastanza. Abbastanza belle. Abbastanza giovani. Abbastanza interessanti. Abbastanza desiderabili.

È normale, allora, che ogni tanto lo specchio faccia male. Che ci siano giorni in cui la nostra immagine ci sembra un ostacolo. Che ci siano momenti in cui vorremmo essere diverse, migliori, più vicine all’ideale irraggiungibile che ci hanno imposto.

Questa articolo nasce per quei momenti. Per quei giorni in cui non ti riconosci. Per quelle sere in cui ti senti “meno”. Per quelle mattine in cui ti guardi e pensi che non vai bene così come sei.

E non per dirti che sei perfetta — nessuno lo è. Ma per ricordarti che ciò che vedi allo specchio non è l’unica verità su di te. Che la tua bellezza non si esaurisce nella tua immagine. Che il tuo valore non sta nel viso, nelle gambe, nella pelle, nei capelli.

Ciò che costruirai nella tua mente e nella tua anima ti renderà più bella di qualsiasi filtro, trucco o intervento.

Non sei sola. Non lo sei mai stata. E non sei definita da ciò che vedi nello specchio.


1. Coltivare la Mente

Tu puoi cambiare il tuo corpo mille volte nella vita. Puoi dimagrire, ingrassare, correggere, migliorare, trasformare. Ma c’è una cosa che nessuno ti potrà mai togliere: la tua mente.

Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano di skincare, filler, haircare, make-up, filtri. Ma quasi nessuno parla dell’unica cosa che davvero ti rende indimenticabile: ciò che sai, ciò che pensi, ciò che dici, ciò che capisci. Una donna che pensa… è una donna che conquista.

La mente è la prima forma di bellezza

La mente è la tua radice. È ciò che ti rende interessante, profonda, unica. È ciò che ti permette di entrare in una stanza e cambiare l’energia senza fare nulla di speciale.

Quando coltivi la mente, accadono tre trasformazioni

1. Nasce una sicurezza interiore che il corpo non potrà mai darti.

Puoi essere bellissima, ma se dentro sei insicura… si vede. La sicurezza nasce dal sentirsi capaci.

2. Le persone iniziano a trovarti più bella.

Una donna intelligente, curiosa, attenta, che ascolta… magnetizza. La bellezza mentale cambia la percezione della bellezza fisica.

3. La bellezza mentale ti resta quando il corpo cambia.

Il corpo cambierà sempre. La mente può solo crescere.

Cosa significa coltivare la mente

Non significa solo leggere libri, ma diventare la versione più interessante di te stessa. Significa aprirsi alla conoscenza, alla curiosità, al mondo. Diventare una donna che ha un mondo interiore.

Perché chi coltiva la mente è irresistibile

Perché ascolta, comprende, osserva. Perché è presente. Perché è più profonda di ciò che indossa.


2. La Cura del Corpo: Equilibrio e Libertà

Prendersi cura del corpo è importante. È naturale, umano, sano. Ma c’è un confine sottile tra cura e ossessione.

La verità è semplice: la bellezza è un vantaggio. È un piacere, un linguaggio. Ma se non la tieni sotto controllo, può divorarti.

La bellezza è importante… ma non può diventare tutto

Prendersi cura del corpo è un gesto d’amore verso se stesse: allenarsi, mangiare bene, curare la pelle, ordinarsi, piacersi. È un modo per sentirsi presenti nel proprio corpo, vive, dignitose.

E sì, anche estetica, filler, trattamenti, chirurgia, creme…se ti fanno stare bene, non c’è nulla di male.

Ma non puoi permettere che la bellezza ti mangi

Quando accade, la tua mente inizia a soffocare.

Giornate che diventano così:

  • controlli ossessivi allo specchio;

  • confronti continui con donne più giovani o più fortunate;

  • salvi idee di filler, lifting, nuovi trucchi;

  • ti analizzi come fossi una sentenza;

  • ti senti sbagliata e insignificante;

  • perdi tempo, gioia, lucidità.

Questo non è prendersi cura del corpo. È perdersi.

L’ossessione estetica distrugge la mente

Più insegui la perfezione, più ti senti imperfetta. Più cerchi difetti, più ne trovi. Più ti paragoni, più ti senti sbagliata.

Il corpo come rituale, non come prigione

Allenati per sentirti forte. Mangia bene per sentirti viva. Cura te stessa per piacerti. Usa la chirurgia se ti serve. Ma fallo con equilibrio.

La bellezza deve essere parte della tua vita, non la tua vita.

3. La Percezione Distorta di Sé

La maggior parte delle insicurezze non nasce dalla realtà: nasce dalla percezione.

Noi non ci vediamo come siamo: ci vediamo come crediamo di essere. Viviamo con un'immagine mentale non aggiornata, spesso ingiusta.

La mente è più crudele dello specchio

Non è lo specchio il problema. È la voce nella tua testa.

Guardiamo il nostro corpo come un puzzle di problemi. Una piega, una foto venuta male, un dettaglio ingigantito.

Ma quando guardiamo un’altra donna, non facciamo questo:la guardiamo come un insieme.

Il confronto distrugge la percezione

I social hanno trasformato ogni donna in una critica severa verso se stessa. I confronti non sono reali: sono personaggi, filtri, ideali artificiali.

Il corpo è neutro. Il giudizio nasce dalla mente.

La percezione distorta porta a scelte sbagliate

C’è chi corregge difetti che non aveva. Chi perde naturalezza. Chi si rovina cercando un ideale che non esiste.

Come raddrizzare la percezione

  • guardandoti come guarderesti un’amica;

  • parlando a te stessa con rispetto;

  • scegliendo modelli realistici;

  • smettendo di zoommare i difetti;

  • guardando l’insieme, non il dettaglio;

  • ricordando che i difetti non ti definiscono.

Sei più bella di come ti percepisci nei tuoi giorni peggiori.

4. La Soggettività della Bellezza

La bellezza non è una formula fissa. È un incontro, un’emozione, uno sguardo.

Nessuno vede la bellezza nello stesso modo: ed è una fortuna.

1. Gli altri non ti vedono come ti vedi tu

Noi ci guardiamo con giudizi, insicurezze, anni di confronti. Gli altri no. Gli altri vedono una luce, un sorriso, un tratto dolce.

2. Piacerai sempre a qualcuno

Anche nei giorni no, qualcuno potrebbe innamorarsi proprio del tratto che tu detesti.

3. Tutti desideriamo ciò che non abbiamo

Capelli ricci, lisci, altezza, forme…qualcuno desidera proprio ciò che hai tu.

Forse odi le tue gambe. Qualcun’altra pagherebbe per averle.

Forse non ami il tuo viso. Qualcuno lo trova bellissimo.

4. Nessuno è perfetto, nemmeno le persone più belle

La perfezione non è mai esistita. Accettarlo libera.

La soggettività della bellezza è la tua più grande alleata. Puoi essere bella in mille modi diversi.

I Nove Consigli

1. Impara ogni settimana qualcosa di nuovo

Piccoli passi continui nutrono la mente.

2. Fai qualcosa che ti fa sentire capace

Quando ti senti capace, il corpo smette di essere un problema.

3. Trasforma il tuo dialogo interno

Scegli ogni settimana un pensiero tossico da smontare.

4. Usa lo specchio per osservarti, non per giudicarti

Osserva. Respira. Lascia andare.

5. Concediti piccoli gesti di vanità senza colpa

La vanità sana è una forma di cura.

6. Colleziona le tue piccole vittorie quotidiane

Costruiscono identità e presenza mentale.

7. Coltiva la gratitudine ogni giorno

La gratitudine cambia la chimica del pensiero.

8. Circondati di persone che ti fanno crescere

Allontanati da chi parla solo di estetica e confronto.

9. Tratta te stessa come tratteresti una persona che ami

Non dire a te ciò che non diresti a qualcuno che ami davvero.


Conclusione

Alla fine, tutto ciò che ci resta davvero è la relazione che abbiamo con noi stesse.

Il corpo cambierà, l’età avanzerà, le mode passeranno…ma il modo in cui impari a parlarti, a rispettarti, a sostenerti, quello resta.

Nessuna di noi si sente bene ogni giorno. Nessuna è sempre forte, sempre sicura, sempre luminosa. E non deve esserlo.

Ma possiamo scegliere una cosa: non abbandonarci.

Possiamo scegliere di essere dalla nostra parte anche quando è difficile. Possiamo scegliere più tenerezza. Possiamo scegliere di costruire, passo dopo passo, un’immagine di noi che non dipenda dallo sguardo degli altri, ma da ciò che stiamo diventando dentro.

Se c’è una cosa che voglio lasciarti oggi, è questa: sei un progetto prezioso. E meriti tempo, cura, pazienza.

Continua a lavorare sulla tua mente. Continua a prenderti cura del tuo corpo. Continua a cercare quello spazio dentro di te dove puoi sentirti al sicuro, vista, capita.

Non devi arrivare domani. Basta che inizi oggi. Anche solo di un centimetro.

Perché il valore che hai…non lo darà mai uno specchio. Lo costruisci tu, un gesto alla volta.


Con amore,

Mihaela (Video completo sul canale StoryEla Podcast su Youtube)

 
 
 

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